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He was born in Naples on 1 January. When his father died, his mother, a widow with three children, had to move with her family to her father's town.
He spent his adolescence in the "Luigi Sodo College" of Cerreto Sannita where his maternal uncle was bishop. The visceral passion for art, inherent in his DNA, has always been dominant, he never missed the opportunities to admire artists who often wandered around the episcopal salons to perform painting and restoration. Very often he escaped to the art institute to see the works that were carried out by the students and teachers but, above all, to stay in close contact with the colors and materials that, until that moment, were foreign to him. In 1967, despite the contrasts with his uncle and his family, who wanted to direct him to classical studies, he obtained a diploma as a master of ceramics-section at the local State Art Institute and subsequently attended the Academy of Fine Arts of Naples. . He is qualified to teach drawing and art history. In 1969 at the same art institute he was appointed professor of drawing from life and visual education and then at the Liceo Artistico Statale di Benevento. Of those years the numerous personal and collective exhibitions held thanks to the interest and esteem that the painter Luigi Pane, then director of the Art Institute, had for him. On the occasion of an edition of the "Marina di Ravenna" Award he met the painter Domenico Purificato who followed him for a long time presenting him, also in the catalog, on the occasion of the personal exhibition held in 1971 at the gallery, "Tribuna politica di Roma". Of that period and subsequent the many frequentations in his villa in Fondi or in the bar in Via Brera in Milan in whose city Del Giudice had made fruitful contacts with the "San Carlo" gallery, in Via Manzoni and with the art critic Renzo Modesti who had an interview with the art critic Patrizia Serra dedicated to him in the magazine "Notizie d'arte". Married to Minni in '73, he established his office and studio in Telese Terme where his three sons Tania, Ivan and Giulia were born. After the earthquake of the eighty, he created the "Via Crucis" for the cathedral of Cerreto Sannita. Later transferred to the Liceo Artistico of Benevento as a lecturer in the chair of pictorial disciplines he was able to get to know and attend Mimmo Paladino.
After a teaching period of about five years, his friend Paladino moved to Milan while Del Giudice was the dean of the Art School of Busto Arsizio, in the province of Varese. Later he had fruitful relations in Rome with the art critic Carmine Benincasa while, on the occasion of a personal exhibition at the "G59" gallery, he met the art critic Franco Solmi who, on one of his visits to his studio in Campania, invited him to hold a personal exhibition at the Galleria d'Arte Moderna in Bologna of which he was the director. In 1985 he was invited by Ruth Hearley, a noted art professor, to hold a solo show at "Russell Sage College" in Troy-New York.
At the end of the eighties, having left teaching, he devoted himself completely to artistic activity. The nineties were for him the years of great works, from "the sculpture of the angel" on the bell tower of the Basilica of San Giorgio in Venice to the realization, in different cities, of numerous altarpieces and frescoes.
At the beginning of the third millennium he was engaged in Corigliano Calabro in interventions of sculptures and installations in the famous castle of the Compagna family, subsequently owned by the Municipality.
me. He is currently followed in his artistic career by -Di Gregorio Arte- by the architect Raffaello Paiella and by the Galleria Arte Maggiore in Rome.
 

E’ nato a Napoli il 1° gennaio. Alla morte del padre la madre, vedova con tre figli, dovette trasferirsi con la famiglia al paese del padre.
Ha trascorso la sua adolescenza nel “Collegio Luigi Sodo” di Cerreto Sannita dove lo zio materno era vescovo. La viscerale passione per l’arte, insita nel suo DNA, è sempre stata dominante, non si lasciava mai sfuggire le occasioni di ammirare gli artisti che, spesso, si aggiravano nei saloni dell’episcopio per eseguire interventi di pittura e restauro. Molto frequentemente scappava all’istituto d’arte per vedere i lavori che venivano realizzati dagli allievi e dagli insegnanti ma, soprattutto, per stare a stretto contatto con i colori ed i materiali che, fino a quel momento, gli erano estranei. Nel 1967, nonostante i contrasti con lo zio e con la famiglia, che volevano indirizzarlo agli studi classici, conseguì il diploma di maestro d’arte-sezione ceramica presso il locale Istituto Statale d’Arte frequentando successivamente l’Accademia di Belle Arti di Napoli. E’ abilitato all’insegnamento di disegno e storia dell’arte. Nel 1969 presso lo stesso istituto d’arte venne incaricato docente di disegno dal vero e di educazione visiva e, poi, presso il Liceo Artistico Statale di Benevento. Di quegli anni le numerose mostre personali e collettive tenute grazie all’interessamento e stima che nutriva per lui il pittore Luigi Pane, allora direttore dell’Istituto d’Arte. In occasione di una edizione del Premio “Marina di Ravenna” conobbe il pittore Domenico Purificato che lo ha seguito per lungo tempo presentandolo, anche in catalogo, in occasione della mostra personale tenuta nel 1971 presso la galleria, “Tribuna politica di Roma”. Di quel periodo e successive le molte frequentazioni nella di lui villa a Fondi o al bar di via Brera a Milano nella cui città Del Giudice aveva intrapreso proficui contatti con la galleria “San Carlo”, in Via Manzoni e con il critico d’arte Renzo Modesti che ebbe a dedicargli sulla rivista “Notizie d’arte” una intervista a firma del critico d’arte Patrizia Serra . Sposato con Minni nel ‘73, fissò la sua sede e lo studio a Telese Terme dove sono nati i tre figli Tania, Ivan e Giulia. Dopo il terremoto dell’ottanta ha realizzato per la cattedrale di Cerreto Sannita la “Via Crucis”. Trasferito successivamente al Liceo Artistico di Benevento come docente alla cattedra di discipline pittoriche ebbe modo di conoscere e frequentare Mimmo Paladino.
Dopo un periodo di insegnamento di circa cinque anni l’amico Paladino si trasferì a Milano mentre Del Giudice ebbe l’incarico di preside del Liceo Artistico di Busto Arsizio, in provincia di Varese. Successivamente ebbe proficui rapporti a Roma con il critico d’arte Carmine Benincasa mentre, in occasione di una mostra personale alla galleria ”G59”, conobbe il critico d’arte Franco Solmi che, in una delle sue visite nel suo studio campano, lo invitò a tenere una mostra personale alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna della quale era il direttore. Nel 1985 venne invitato da Ruth Hearley nota professoressa d’arte, a tenere una sua mostra personale al “Russel Sage College” di Troy-New York.
Alla fine degli anni ottanta, lasciato l’insegnamento, si dedicò completamente all’attività artistica. Gli anni novanta sono stati per lui gli anni delle grandi opere, da “ la scultura dell’angelo” sul campanile della Basilica di San Giorgio di Venezia alla realizzazione, in diverse città, di numerose pale d’altare e di affreschi.
Agli inizi del terzo millennio è stato impegnato a Corigliano Calabro in interventi di sculture ed allestimenti nel famoso castello della famiglia Compagna, successivamente di proprietà del Comune. Attualmente è seguito nel suo percorso artistico da -Di Gregorio Arte- dall'architetto Raffaello Paiella e dalla Galleria Arte Maggiore di Roma.